Lungo le rive del fiume Alento, le tombe rupestri di San Liberatore regalano un viaggio suggestivo tra archeologia, natura e spiritualità. Gli antichi arcosoli, ricavati direttamente nella roccia, narrano storie di eremiti e devozione legate all’Alto Medioevo abruzzese.
L’intero complesso si raggiunge con un sentiero immerso nel verde, partendo dal monastero di San Liberatore. Oltre alle tombe, una piccola cappella scavata nella roccia e misteriosi elementi architettonici arricchiscono l’esperienza di visita. Nei dintorni, meritano una sosta l’Abbazia di San Liberatore a Majella, l’Eremo di Sant’Onofrio e il pittoresco borgo di Serramonacesca.
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